Signor Presidente, signori Consiglieri di Stato, Care colleghe e Cari Colleghi,
i contenuti di questa richiesta di credito (M6975) sono descritti bene nel messaggio del CdS. Con questo mio breve intervento porto il consenso del gruppo PS all’aggiornamento del PD e al finanziamento dell’Osservatorio dello sviluppo territoriale e quindi al voto favorevole al messaggio. Si tratta di un voto che merita alcuni brevi approfondimenti.
Nel 2007 il Parlamento ha approvato i 29 obiettivi pianificatori cantonali mediante decreto legislativo. Questi costituiscono la spina dorsale degli indirizzi per la gestione del territorio cantonale. Il piano direttore, composto notoriamente da 42 schede, è lo strumento con cui si vogliono raggiungere questi obiettivi. Gli obiettivi strategico-pianificatori sono a lungo termine mentre il piano direttore e le rispettive schede sono soggette a cambiamenti e aggiornamenti.
Piano direttore
Il piano direttore propone l’idea che il Ticino può costituire un’unica città, la ‘’città Ticino’’. Non è la volontà di avere una città dappertutto ma il fatto di prendere coscienza che il Ticino ha perso oramai da decenni il suo carattere di cantone rurale. Il PD prospetta uno sviluppo che tenga conto della realtà urbana in cui viviamo praticamente tutti, infatti 9 ticinesi su 10 abitano nel fondo valle.
Per esempio, in quest’ottica 20 anni fa è stato concepito il sistema TILO: il concetto è quello che abbiamo un unico grande territorio suddiviso in 4 agglomerati veri e propri, Locarnese, Mendrisiotto, Luganese e Bellinzonese con le valli. Gli agglomerati si ritroveranno più vicini. Quello del trasporto pubblico è un esempio molto evidente ma ce ne sono altri.
L’obiettivo è quello di evitare doppioni. Se si realizza un’opera a Locarno, dopo non ha senso farla dappertutto, in quanto gli utenti provenienti da tutto il Cantone sono molto più vicini.
Un esempio molto attuale dove bisogna considerare questo avvicinamento degli agglomerati, è naturalmente la politica ospedaliera.
L’Osservatorio
L’osservatorio ha il compito di monitorare. Il rilievo è fatto sulla base di determinati indicatori che sono concordati con il committente. I risultati sono messi a disposizione delle diverse autorità politiche e tecniche.
Il PD deve riferirsi ad un arco di tempo che arriva fino a 15 anni, ma può arrivare fino a 25 anni. Per esempio ci sono delle previsioni che dicono che tra 15 anni, la popolazione in Ticino sfiorerà la soglia dei 400’000 abitanti (oggi 340’000). Da questi dati poi si possono fare tutte una serie di considerazioni: queste persone dove vivranno? In che modo si svilupperà l’urbanizzazione? Cosa succederà se il tasso di crescita sarà il medesimo ancora per decenni? Cosa succederà con i posti di lavoro?
Il credito che oggi è richiesto al GC è per la gestione del Piano direttore e per il monitoraggio dello sviluppo territoriale tramite l’Osservatorio per il periodo 2015-2018.
I motivi della richiesta del credito si possono riassumere, lo abbiamo già sentito, nei seguenti tre punti:
Primo punto Il credito prevede l’aggiornamento di una decina di schede che compongono il piano direttore. Le restanti schede, ad oggi, non hanno motivo di essere rimaneggiate.
Ad esempio, nel credito qui proposto, sarà aggiornata la scheda sull’energia (scheda V3) soprattutto in relazione ai contenuti del Piano energetico cantonale (il PEC è stato allestito successivamente alla scheda) come anche alla tematica degli elettordotti.
Oppure la scheda sull’acqua (Scheda P6) i cui contenuti dovranno essere adattati dopo che la tematica delle acque sarà sfociata in un’unica legge.
Secondo punto: La Confederazione ha approvato il piano direttore nel settembre 2013, quest’ultimo era stato aggiornato con il credito del M6158 del 16.12.2008. Nell’ambito della sua approvazione del 2013 il Governo federale ha espresso alcune richieste di modifica per ossequiare le disposizioni federali. Inoltre vi sono diverse schede del Piano Direttore che devono essere adattate per essere in linea con i piani settoriali federali.
Terzo punto. In realtà si tratta di un corollario del punto precedente. Il Cantone ha l’onere di adattare il piano direttore alle modifiche introdotte alla legge federale sullo sviluppo territoriale a seguito della votazione popolare del 13 marzo 2013. I Cantoni hanno un termine di 5 anni per adeguare il Piano Direttore in merito alla politica di sviluppo degli insediamenti e la gestione delle zone edificabili.
Avviandomi alle conclusioni mi preme ancora sottolineare l’importanza dell’art 8a della legge pianificazione territoriale (LPT) che rafforza il PD come strumento di pianificazione verso il futuro. Inoltre l’art 8a menziona chiaramente il tema dell’alloggio. Questo tema era già stato affrontato dal CdS in occasione dell’evasione della mozione del socialista R. Ghisletta datata gennaio 2006. Nel rapporto del febbraio 2011 (M6368), approvato da questo consesso, si invita il CdS ad allestire entro fine 2011 un piano cantonale a di sostegno dell’alloggio a pigione moderata. A tutt’oggi mancante. Quindi sollecito l’esecutivo a finalmente evadere questa importante tematica che tocca il DT, il DSS e il DFE (banca stato e statistica).
Aspetto finanziario
Il 16 dicembre 2008 il Parlamento ha stanziato con il messaggio 6158 un credito di 1’600’000.00 per il periodo 2009-2013, quindi 300’000 chf in più del credito che andremo, verosimilmente, a deliberare oggi. Può darsi che nel corso dei prossimi anni nascano delle nuove esigenze, e quindi tra 3-4 anni il CdS ci chiederà un nuovo credito forse maggiore di questo ma forse anche minore o addirittura uguale. Per ora per lo meno, possiamo essere soddisfatti della diminuzione del credito che andiamo a deliberare.
Riassumendo
Il piano direttore è uno strumento stabile che non cambia da un giorno all’altro. Le tendenze si conoscono (grazie al lavoro dell’osservatorio) e da qui nasce l’esigenza di un adattamento continuo, che non è un cambiare tutto sempre ma un aggiornamento puntuale che a volte è molto piccolo, a volte è molto grande, a volte è una sola scheda, a volte sono più schede insieme che sono riesaminate e aggiornate.
Il messaggio politico è già stato dato, quasi tutti i commissari hanno firmato il rapporto approvano così la necessità di avere questo strumento e di aggiornarlo costantemente. Uno strumento che serve ad orientarci, per avere una visione d’insieme coordinata di tutto quello che si muove e succede sul nostro territorio.
Conoscere quello che succede sul nostro territorio influenza la qualità di vita dei nostri concittadini, la dinamicità del nostro sistema economico e la qualità del nostro ambiente. Sembra banale ma è proprio cosi.
Inoltre anche la legge ci obbliga ad avere un piano direttore.
Signore e Signori: l’allestimento, anni fa, del PD è stato per il Canton Ticino come l’acquisto di un magnifico parco con alberi, laghetti ed edifici storici. L’abbiamo comprato e pagato anni fa e con l’approvazione del credito in oggetto possiamo proseguire nella manutenzione dell’acquisito lungimirante: sistemare le fontane, rifare i vialetti, piantare nuovi alberi, pensare a nuove panchine e caffetterie per gli utenti del parco.
Fuor di similitudine, approvando il messaggio di cui stiamo discutendo, il PD cantonale potrà continuare a svolgere degnamente il compito che ha svolto e continua a svolgere.
Per tutti questi motivi, come detto in entrata il gruppo PS approverà il messaggio.
Grazie
Fabio Canevascini, deputato PS in Gran Consiglio
Gran consiglio del 27.01.2015
Il messaggio e i relativi rapporti possono essere scaricati dal sito del Cantone rispettivamente cliccando il seguente link:
http://www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/odg-mes/6975.htm