L’ultima settimana di marzo ha visto l’ultima sessione del Gran Consiglio. Con una certa sorpresa è stata accettata l’iniziativa “Salviamo il lavoro in Ticino” (undici i proponenti: 5 PS, 4 Verdi, 1 Lega ex Pdl e 1 sacerdote) che propone di stabilire dei salari minimi per categoria professionale in modo da mettere freno al dumping salariale e alla sostituzione di personale residente con lavoratori frontalieri che riescono ad accettare salari da fame. La decisione, che definirei storica, è stata presa nonostante l’accorata difesa dei privilegi dei datori di lavoro da parte dei partiti borghesi tramite i loro deputati, che a parole difendono i lavoratori ticinesi, ma con i fatti fanno gli interessi dei padroni che non si fanno nessuno scrupolo a mettere i loro interessi pecuniari prima di quelli sociali e comunitari.
Recentemente è arrivato nelle case il materiale di voto per il rinnovo del Parlamento e del Governo. Mi preme ricordare chi, come il PS, si è battuto in questa legislatura per garantire stabilità e sicurezza alle cittadine e ai cittadini. Uno stipendio decoroso è un importante tassello di questa sicurezza. Ma anche il rispetto per il lavoro svolto, la possibilità di svolgerlo con serenità e senza minacce di licenziamenti. I motivi dell’insicurezza, dei licenziamenti, del dumping, del calo di qualità della vita sono molti e complessi, ma uno è evidente e va combattuto con tutte le nostre forze: si tratta della smania esagerata di profitto di molte aziende che si sono stabilite qui da noi per sfruttare tutti i vantaggi possibili e immaginabili del nostro territorio e del nostro ordinamento giuridico e fiscale, senza nulla dare al tessuto sociale del Cantone, senza nessun rispetto per la realtà in cui operano. In questi quattro anni in Gran Consiglio con il gruppo PS ci siamo battuti contro la cementificazione di capannoni che rubano il poco spazio di pianura ancora rimasto in Ticino, per salari minimi dignitosi, per maggiori controlli sui posti di lavoro dove gli abusi sono all’ordine del giorno, per salvare gli ospedali di periferia, per sostenere i finanziamenti all’istruzione dei nostri figli, per salvare i sussidi di cassa malati. Tutte azioni che hanno dato buoni frutti, ma il lavoro da compiere è ancora tanto. Per questo vi chiedo di sostenere il Partito Socialista per la prossima legislatura. Con affidabilità e tenacia lavoreremo per voi. L’alternativa c’è!
Fabio Canevascini, granconsigliere e candidato al PS al GC
L’articolo è stato pubblicato sul Corriere del Ticino del 02.04.2015