Parco del Piano di Magadino (PUC Magadino)

Fabio Canevascini

Fabio Canevascini

Parco del Piano di Magadino

Signor compagno Presidente, signori Consiglieri di Stato, care colleghe e cari colleghi

A parole siam tutti favorevoli al parco. Solo a parole però. Nei fatti gli estensori del rapporto di minoranza dicono che sono favorevoli ma pongono delle condizioni impossibili da soddisfare in modo da affossare il pregevole progetto illustratoci da Lorenzo Orsi nel suo rapporto, condiviso dalla stragrande maggioranza dei commissari.

I firmatari del rapporto di minoranza affermano di essere favorevoli al Parco ma solo a condizione di veder prima realizzato il collegamento A2A13… che sappiamo essere congelato a Berna per mancanza di soldi. Siamo tutti consapevoli, purtroppo, che il nuovo collegamento non sarà realizzato a breve o medio termine, di sicuro non nel giro di cinque anni. Il Ticino stesso, sapendo quello che sarebbe successo, ha detto di no all’aumento della vignetta autostradale a 100 franchi.- La consigliera federale Leuthard come pure il consigliere nazionale Regazzi lo avevano detto chiaramente: niente aumento della vignetta, niente A2A13… E ora i firmatari del rapporto di minoranza se ne facciano una ragione: niente soldi vuol dire per un po’ niente strade.

Non si vede pertanto il motivo di bloccare un progetto pronto da due anni che permetterà a questa importante zona del Canone di crescere in termini qualitativi (paesaggio e fruizione del territorio), quantitativi (produzione e attività) e turistici (parco di importanza internazionale).

Inoltre, il ricatto suggerito e cioè di andare dal Consiglio federale e dire: se Berna costruisce la strada, allora noi facciamo il parco, non ha alcun valore. La risposta sarà la seguente: “Non volete un Parco di interesse internazionale per la vostra gente… beh peggio per voi!” Così saremo senza strada e senza parco! Complimenti vivissimi ai commissari del rapporto di minoranza! Un ottimo risultato! Che lungimiranza!

E attenzione poi! Il progetto attuale del tracciato A2A13 è stato concordato da tutte le parti in causa, comprese le associazioni ambientaliste che hanno concorso a creare un compromesso che andasse bene a tutti a seguito della votazione che ha bocciato sonoramente l’autostrada che tagliasse a metà il piano. Negli accordi era compreso il Parco del Piano. Se il Parco viene congelato, potrebbe succedere che anche il concordato sulla strada venga sciolto. Il che vorrebbe dire che bisognerebbe ricominciare da capo cercando una soluzione ancora più costosa di quella proposta a Berna… con scarsissime possibilità di realizzazione.

Parliamoci chiaro: la viabilità nel Locarnese migliorerà solo con il potenziamento dei mezzi pubblici, peraltro già previsti. I percorsi automobilistici all’interno del parco citati nello studio utilizzato dagli estensori del rapporto di minoranza, fanno peraltro capo a passaggi a livello che rimarranno sempre più spesso chiusi per l’auspicato aumento dei passaggi dei nuovi Tilo a partire dal 2019. Sarà sempre meno interessante utilizzare quelle strade secondarie per non rimanere incolonnati. La scelta sarà tra stare incolonnati sulla cantonale o davanti alle barriere abbassate di un passaggio a livello. Ah no… c’è una terza possibilità: quella di spostarsi con i mezzi pubblici o con la mobilità lenta che approfitterà in modo marcato dalla costruzione del parco.

Il parco non può attendere. I cittadini del Locarnese neppure. Hanno già pagato a caro prezzo il rinvio alle calende greche della possibilità di costruire il Parco che da anni sognano e che chiedono con forza.

Per questo motivo vi invito a respingere con convinzione il rapporto di minoranza e ad approvare, finalmente, la nascita di questo importante parco votando il rapporto di maggioranza.

Fabio Canevascini, deputato del PS in Gran Consiglio

Il messaggio e i relativi rapporti possono essere scaricati dal sito del Cantone rispettivamente cliccando il seguente link:

 

http://www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/odg-mes/6648.htm

 

 

 

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